LA B.C.E. LASCIA I TASSI INVARIATI . . . MA POTREBBE VALUTARE DI TAGLIARE I TASSI A GIUGNO.

Bce : Lagarde, alcuni membri consiglio favorevoli a taglio oggi (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 11 apr – “Per dire la verità alcuni membri del consiglio ritenevano che vi fossero già sufficienti dati a disposizione già in aprile per agire sui tassi ma poi hanno convenuto con la maggioranza ad attendere i dati che saranno disponibili a giugno”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte.

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(RADIOCOR) 11-04-24 15:07:59 (0479)NEWS 3 NNNN

La Banca centrale europea mantiene i tassi fermi, ma prepara il prossimo taglio. Il costo ufficiale del credito è stato quindi confermato al 4% per i depositi presso la Bce e al 4,5% per le operazioni di rifinanziamento, con una decisione presa a larghissima maggioranza ma non all’unanimità: alcuni governatori avrebbero preferito un taglio immediato. Il comunicato ufficiale prepara però le prossime mosse: pur ricordando che «le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l’inflazione dei servizi», dà alcune indicazioni che lasciano prevedere un taglio a giugno, come è ampiamente atteso da mercati e analisti.

Il taglio dei tassi si avvicina

Non è un impegno, ovviamente. «Se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo – spiega il Consiglio direttivo – sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria.». La Bce non aspetterà, in ogni caso, le decisioni della Banca centrale Usa (che potrebbe rinviare il suo primo taglio): «Non dipendiamo dalla Fed», ha detto la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa.

Nessun impegno sulle mosse successive

Non è neanche, non necessariamente, l’apertura di una nuova fase. La Bce vuole tenersi le mani libere. «In ogni caso, per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione, senza vincolarsi a un particolare percorso di riduzione». Non saranno quindi seguiti percorsi prestabiliti nei tagli dei tassi, né Lagarde ha voluto definire l’eventuale prossimo taglio come l’apertura di una «stagione», indipendentemente quindi dal ritmo, di riduzione del costo del credito. La Bce sembra voler correggere, con queste parole, le aspettative dei mercati che puntano invece a un aggressiva fase di riduzioni del costo del credito: un taglio da 0,25 punti percentuali ogni riunione fino a fine anno e anche oltre, con una pausa, forse, a luglio per valutare gli effetti del primo passo.

Giorgio Cavazzoli

Servizio Investimenti – Rapporti con le banche

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